"Caro Ministro Giulia Grillo (Salute), cara collega,
come le è noto i giovani medici e, in particolare, i medici specializzandi versano troppo spesso in condizioni di precarietà ad oggi insostenibili, in cui oltre ad una forte disomogeneità nella formazione e nelle competenze ottenute alla fine del percorso di specializzazione, anche l'onere lavorativo professionalizzante è troppo spesso utilizzato per sopperire a carenze di organico nei policlinici universitari, cosa che si vorrebbe attuare anche per sopperire alle carenze del territorio.
Ribadendo la nostra contrarietà a rendere gli specializzandi dei medici a basso costo che possano coprire deficit di risorse professionali ed economiche, un altro elemento da prendere in considerazione per il miglioramento complessivo del contratto di formazione medico specialistica potrebbe essere quello di rivedere l'ambito delle compatibilità lavorative (ART. 5 del contratto di formazione specialistica, regolato dagli ARTT. 37 del D.Lgs. n. 368/1999 e successive modifiche).
Attualmente uno specializzando non può fare attività libero professionale al di fuori degli orari di Scuola e nei giorni di non frequenza della stessa. Al di là del fatto che ci risulta incomprensibile questa discrepanza in un mercato libero e aperto, si vuole ricordare che, a fronte di un contratto in media di 1650 euro/mese, le tasse universitarie ammontano a 2-3mila euro l'anno nelle università pubbliche e 3mila nelle private, portando così il salario percepito medio a circa 1500 euro/mese. Questo in un contesto di vita autonoma a distanza da casa (concorso nazionale) e con una pratica clinica che spessa vicaria colleghi strutturati ben più pagati. Non chiediamo di gravare sullo Stato con ulteriori contributi economici, nonostante siamo tra i medici in formazione specialistica meno rispetto ai nostri omologhi in tutta Europa.
Chiediamo di poter produrre reddito come membri attivi della società con il nostro lavoro.
Chiediamo, in sostanza, che sia consentita la libera professione al di fuori degli orari di Scuola.
Con i più cari auguri di un fruttuoso lavoro di riforme,
le porgiamo i più distinti saluti.